Approfondimento

Come si diventa sommelier? Il percorso da seguire

Un sommelier è un esperto di vini responsabile della gestione e della selezione di questo prodotto in un ristorante, in un albergo o in un altro tipo di locale gastronomico.

Il termine “sommelier” deriva dal francese provenzale “saumalier”, che originariamente significava “conducente di bestie da soma” e successivamente si è evoluto in “addetto ai viveri” e poi in “cantiniere”, un lavoratore del settore vinicolo.

Con il passare del tempo, questo termine ha iniziato poi a essere utilizzato per identificare quella persona che più di altre conosce il vino alla perfezione.

Sommelier o assaggiatore di vino? Un errore da non commettere

Le responsabilità di un sommelier possono includere la compilazione e l’aggiornamento delle liste dei vini, la selezione delle bottiglie da offrire ai clienti, la gestione della cantina, la consulenza ai clienti sulla scelta del vino in base al cibo scelto e alle preferenze personali, il servizio dei vini in tavola e la formazione del personale sulle caratteristiche dei vini.

Un bravo sommelier sa sempre descrivere le caratteristiche di un vino e consigliare quello più adatto per ogni occasione | Immagine Unsplash @Marcelo Leal – Vinamundi.it

Per diventare un sommelier professionista, è quindi necessario acquisire una conoscenza approfondita dei vini, compresi i metodi di produzione, le regioni vinicole, le varietà di uva, le tecniche di degustazione e l’immancabile abbinamento cibo-vino.

Questa figura professionale non deve essere però confusa con quella dell’assaggiatore di vino, il quale si concentra invece principalmente sul giudizio tecnico e sulla valutazione della qualità del vino, inclusa l’individuazione di eventuali difetti.

Solitamente l’assaggiatore di vino opera all’interno delle cantine e delle aziende vitivinicole, dove degusta i vini direttamente dalle botti, così da garantire la loro qualità prima che vengano commercializzati.

Il suo compito principale è quindi quello di certificare la qualità dei vini.

Il sommelier integra invece l’analisi sensoriale del vino con la presentazione, il servizio e l’abbinamento.

Ciò richiede non solo la capacità di valutare il vino, ma anche di comunicare efficacemente le sue caratteristiche in modo accattivante e comprensibile.

Il sommelier deve saper raccontare le caratteristiche del vino, utilizzando un linguaggio che sia specialistico, ma anche comprensibile alle persone con cui si interfaccia.

Diventare sommelier? I passaggi da seguire

Per diventare un sommelier professionista, è necessario seguire alcuni passaggi chiave che includono l’acquisizione di conoscenze, esperienza pratica e anche una certificazione formale.

Un sommelier deve saper valutare tipologia, qualità e potenzialità di conservazione dei vini attraverso un’analisi organolettica, ma deve anche essere in grado di comunicare in modo efficace e utilizzare gli strumenti del mestiere, come il tastevin, il cavatappi, il frangino e il termometro per le bottiglie di vino.

Al fine di diventare un sommelier professionista, è necessario seguire un corso di formazione strutturato su tre livelli, ognuno della durata di quattro o sei mesi, che copre le materie dell’enologia, della geografia del vino e dell’abbinamento cibo-vino.

Al termine del corso, è previsto anche un esame finale, indispensabile per ottenere l’attestato di sommelier.

Un sommelier per diventare tale deve quindi prima studiare le caratteristiche dei vini e fare esperienza sul campo.

Deve poi restare sempre aggiornato sulle nuove tendenze, continuando ad apprendere tutto ciò che riguarda l’evoluzione dell’industria vinicola.

Tutto ciò può essere fatto seguendo dei corsi di formazione e di aggiornamento, i quali rilasciano anche delle certificazioni che attestano la presenza alle lezioni e il superamento degli esami.

In Italia, i principali enti che offrono corsi riconosciuti per sommelier sono l’Associazione Italiana Sommelier (AIS) e la Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori (FISAR).

I loro corsi sono aperti a tutti, non richiedendo particolari requisiti di accesso, e sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, con una presenza più ampia dell’AIS rispetto alla FISAR.

Esiste anche l’Associazione Sommellerie Professionale Italiana (ASPI), fondata più recentemente, che offre una formazione specializzata anche per sommelier già in attività.

Se si è interessati a diventare assaggiatori di vino, un’opzione è invece quella di rivolgersi all’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), la quale offre percorsi di formazione professionale.

Attraverso un corso teorico-pratico di circa sedici lezioni e il superamento di un esame finale, che comprende sia una prova teorica scritta che una prova pratica di assaggio, è possibile ottenere il patentino di Assaggiatore di Vino e l’inserimento nell’Albo degli Assaggiatori.

Il sommelier non deve essere confuso con l’assaggiatore di vino: sono due figure professionali differenti | Immagine Unsplash @Big Dodzy – Vinamundi.it

Dove lavora solitamente un sommelier

Un sommelier può lavorare in diversi ambienti legati all’industria del vino e della ristorazione.

Esistono però dei contesti in cui i sommelier operano più che in altri. Alcuni sono facilmente intuibili, altri invece più singolari.

Sicuri di conoscerli tutti? Vediamo insieme di cosa stiamo parlando.

  • Ristoranti e locali gastronomici: questo è il settore più comune in cui i sommelier lavorano. In un ristorante, il sommelier è responsabile della gestione della cantina, della compilazione della lista dei vini, della consulenza ai clienti sulla scelta del vino in base al cibo, del servizio dei vini e dell’organizzazione di degustazioni ed eventi legati al vino.
  • Hotel e resort di lusso: molti hotel e resort di lusso hanno un sommelier nel loro staff per offrire un servizio di vino di alta qualità ai propri ospiti. In questo ruolo, il sommelier può essere responsabile della gestione della cantina dell’hotel, della selezione dei vini per i ristoranti dell’hotel e della consulenza ai clienti sui vini disponibili.
  • Enoteche e wine bar: le enoteche e i wine bar sono luoghi dedicati alla degustazione e alla vendita di vini. In questi ambienti, il sommelier può lavorare come consulente per aiutare i clienti a selezionare e acquistare vini, organizzare degustazioni ed eventi e condividere conoscenze e informazioni sul vino.
  • Aziende vinicole: alcuni sommelier lavorano direttamente per delle aziende vinicole, come consulenti per la degustazione, la promozione e la vendita dei loro vini. Possono anche essere coinvolti nella gestione delle cantine dell’azienda e nella creazione di listini prezzi per i loro prodotti.
  • Eventi e catering: i sommelier possono essere assunti per eventi speciali, come matrimoni, cene di gala, degustazioni e festival del vino, per fornire consulenza sui vini da abbinare ai pasti e per gestire il servizio dei vini durante l’evento.

In generale, il ruolo del sommelier è quello di fornire consulenza e servizio di alta qualità in tutto ciò che riguarda il vino, sia in contesti commerciali che di intrattenimento.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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