Se quando acquisti una bottiglia di vino non sai mai come capirne la qualità, scopri questo trucchetto: basta osservarlo
Scegliere il vino non è mai facile, a meno che non ci sia qualche esperto nelle vicinanze che ci possa consigliare quello perfetto in base a ciò che cerchiamo e desideriamo. Quando ci troviamo di fronte alla corsia del supermercato dedicata al vino, iniziamo a leggere tutte le etichette alla ricerca di quella che ci convince di più ma, puntualmente, una volta che arriviamo a casa non siamo soddisfatti dell’acquisto. Ecco quindi come riconoscere il vino buono: basta osservarlo.
Imparare a riconoscere e a distinguere autonomamente i vini buoni da quelli meno buoni è molto importante, per diventare autonomi nella scelta di quale bottiglia acquistare o di qualche calice ordinare al bar, durante un aperitivo importante. Dimenticate però tutti i discorsi sulla corposità, sul sapore o sul profumo del vino: oggi vi insegniamo a farlo semplicemente guardandolo.
Il colore di un vino è determinato dalla presenza o meno di sostanze coloranti nella buccia degli acini di cui è composto. Queste sostanze appartengono a due famiglie, quella dei flavoni e quella degli antociani: i primi colorano i vini bianchi, mentre i secondi quelli rossi. In base alla loro tinta, quindi, i vini si distinguono appunto in bianchi, rossi e rosati.
I vini bianchi possono avere diverse sfumature di colore. Se sono gialli paglierini significa che sono giovani, mentre se hanno un tono dorato sono decisamente più strutturati e possono appartenere alla famiglia dei passiti. Infine, se il vino bianco ha un colore ambrato, significa che è molto concentrato e che il suo sapore può essere tendente al liquoroso: un esempio è il Marsala, lo Sherry o il Madeira.
Il vino rosato, invece, se è di un tono rosa tenue significa che le bucce dell’uva di cui è composto hanno vissuto una brevissima macerazione. La maggior parte dei rosati, però, ha una tinta rosa cerasuola, tipica degli spumanti e molto elegante. Infine, se il colore è rosa chiaretto significa che ciò che avete davanti è molto probabilmente un vino intenso e fermo, di media intensità.
Per quanto riguarda i rossi, invece, i più giovani e beverini sono rosso porpora, mentre quelli di media struttura assumono tonalità intorno al rosso rubino. I vini rossi concentrati e di lungo affinamento sono invece color granata, mentre assumono delle tonalità quasi sull’arancione quelli i stato evolutivo maturo o particolarmente ossidati, soprattutto in relazione all’età.
Il countdown per il Vinòforum 2025 è ufficialmente iniziato, portando con sé l'attesa per uno…
Il 6 agosto 2025, la città di Avellino si prepara ad accogliere “Note di Gusto”,…
Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso il tema dell'obesità ha catalizzato l'interesse di ricercatori…
Dal 22 agosto al 13 settembre 2025, il Chianti Docg tornerà a brillare sul mercato…
L'Orisi, un vitigno autoctono siciliano a lungo dimenticato, sta vivendo una nuova primavera grazie al…
Il 7 agosto 2025 rappresenterà un punto di svolta per il settore vinicolo italiano, con…