Il vino

​Come assaggiare il vino al ristorante? I consigli del Galateo

L’assaggio del vino al ristorante è un’operazione attorno alla quale esistono una serie di credenze e abitudini che però non sono sempre corrette e possono generare timore e incertezza nel cliente.

Come bisogna comportarsi quando il cameriere propone l’assaggio del vino scelto? Come si assaggia il vino? Quali sono le fasi della degustazione che vanno seguite?

Secondo il Galateo, chi dovrebbe assaggiare il vino al ristorante è la figura del sommelier, sempre che il locale disponga di tale figura professionale.

Il sommelier conosce alla perfezione le bottiglie presenti nella carta dei vini del locale e ha le competenze per valutare il vino scelto e, nonostante il Galateo non lo preveda, molto spesso il cliente viene chiamato in causa per assaggiare il vino e confermare o meno la bottiglia ordinata.

In questi casi, è chi ha ordinato il vino o la persona più esperta in materia a doversi assumere questa responsabilità, il quale si accerterà di capire se il vino ha qualche difetto o meno.

Ora vediamo insieme come assaggiare il vino al ristorante.

Foto | Unsplash
@Mauro Lima

Come assaggiare il vino al ristorante

Il primo consiglio del Galateo è quello di mantenere la calma e la lucidità per eseguire l’assaggio, allo stesso tempo invita a ridurre e velocizzare le fasi che caratterizzano la classica degustazione del vino per non fare attendere troppo tempo sia il cameriere che i commensali.

Ecco qui di seguito i passaggi per non sbagliare:

Non serve annusare troppo

Con ogni probabilità, ti verrà servito il tappo della bottiglia su un apposito piattino. Contrariamente a quanto si pensa, il tappo non ti è stato presentato solo per individuare o meno eventuali difetti nel vino. Potresti anche non annusarlo perché per verificare la presenza di difetti non esiste prova migliore che l’assaggio.

Il tappo ti è stato presentato principalmente per permetterti di controllare l’autenticità e l’originalità della bottiglia, verificando la presenza del marchio del produttore.

Concentrati sull’esame olfattivo e gustativo

In una classica degustazione dovresti prima analizzare, nel dettaglio, il colore e la limpidezza del vino per poi procedere all’esame olfattivo e gustativo.

Durante l’assaggio al ristorante dovresti concentrarti su queste due ultime fasi, le più importanti per comprendere se il vino ha dei difetti, che poi è lo scopo principale dell’assaggio al ristorante.

Per i vini più strutturati, procedi facendo roteare il bicchiere per liberare e scoprire i profumi del vino per poi annusare il nettare.

Infine, bevi un piccolo sorso, conservando il vino in bocca per qualche secondo, in modo tale da permettere al palato di percepire le varie sfumature e proprietà del nettare, verificando che non ci siano difetti.

Foto | Unsplash @AlfonsoScarpa

Bisogna andare dritti al punto e rispondere in maniera rapida

Dopo aver assaggiato il vino, non perderti in lunghe descrizioni o disquisizioni sulle sue qualità.

Questo non è il momento di discutere delle proprietà del vino o mettere in mostra le tue conoscenze enologiche. L’assaggio al ristorante serve essenzialmente per fornire un feedback al cameriere.

Se non hai notato difetti, basta un semplice segnale di assenso o poche parole di validazione. In caso contrario, segnala il difetto con educazione, chiedendo la sostituzione della bottiglia.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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