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Cocktail e bollicine: la nuova era delle bevande preferite dai giovani

Negli ultimi anni, il panorama delle preferenze dei giovani consumatori italiani ha subito un cambiamento significativo, in particolare tra i giovani adulti di età compresa tra i 23 e i 34 anni. Secondo i dati di TradeLab, presentati al Vinitaly 2025, i cocktail e gli spiriti lisci stanno guadagnando terreno rispetto ai vini tradizionali. Questa evoluzione non è solo una questione di gusto, ma riflette anche una trasformazione culturale e sociale che coinvolge le nuove generazioni.

Preferenze di consumo dei giovani

Il report di TradeLab ha rivelato che i giovani rappresentano attualmente il 20% del mercato del vino in valore e il 19% delle visite nei ristoranti e nei bar. Questo segmento di consumatori genera quasi il 30% delle consumazioni analcoliche e il 18% delle bevande alcoliche. Tra le loro preferenze:

  1. Cocktail e spiriti lisci: 24%
  2. Bollicine: 16%
  3. Vino fermo: 13%

La tendenza è chiara: i giovani cercano esperienze di consumo più dinamiche e diversificate, spesso associate a momenti di convivialità e socializzazione.

Sostenibilità e autonomia nelle scelte

Un aspetto interessante è la crescente attenzione dei giovani verso il prezzo e la sostenibilità nella scelta del vino. Infatti, il 95% di loro dichiara di preferire scegliere autonomamente, senza farsi influenzare da esperti o sommelier. Questa autonomia si traduce in una ricerca di prodotti che siano non solo accessibili economicamente, ma anche responsabili dal punto di vista ambientale. La sostenibilità sta diventando un criterio fondamentale, influenzando le decisioni di acquisto più di altre considerazioni come l’abbinamento con il cibo o l’origine del vino.

Inoltre, il report ha messo in luce un crescente interesse per i vini a basso contenuto alcolico o privi di alcol. Secondo i dati, il 43% degli italiani si dichiara predisposto a consumare vini leggeri, mentre quasi il 70% è già a conoscenza dell’esistenza di opzioni dealcolate o a bassa gradazione. Questo cambiamento di mentalità è indicativo di una maggiore consapevolezza riguardo alla salute e al benessere, oltre a una ricerca di alternative meno impegnative.

La sfida del mercato vinicolo

Albiera Antinori, presidente del Gruppo vini di Federvini, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale del mercato vinicolo. Secondo lei, è fondamentale che il settore vitivinicolo si adatti e comunichi in modo efficace con le nuove generazioni. “Il vino è cultura, ma rappresenta anche una filiera industriale. Il rischio oggi è duplice: perdere quote di mercato all’estero e mancare di parlare con il giusto approccio alle nuove generazioni”, ha affermato Antinori durante il Vinitaly.

La necessità di innovare il linguaggio e i canali di comunicazione è evidente. I giovani sono attratti da storie autentiche e coinvolgenti, che riescano a stabilire un legame emotivo con il prodotto. L’industria vinicola deve dunque sapersi reinventare, utilizzando i social media e altre piattaforme digitali per raggiungere e coinvolgere i consumatori più giovani.

I cocktail, grazie alla loro versatilità e alla possibilità di personalizzazione, stanno emergendo come una scelta privilegiata. Le nuove generazioni amano sperimentare e provare combinazioni uniche, magari con ingredienti freschi e locali, che esaltano i sapori e le esperienze gustative.

Inoltre, l’industria delle bollicine sta vivendo un momento d’oro. Le bollicine sono sempre più richieste e apprezzate dai giovani, sia per le occasioni speciali che per gli aperitivi informali. Questo trend si riflette anche nei menu dei ristoranti e nei cocktail bar, dove le opzioni a base di prosecco, spumante e champagne sono sempre più presenti.

La sfida per il vino fermo, quindi, è duplice: affrontare la crescente popolarità di cocktail e bollicine, e rispondere alle esigenze di un pubblico giovane sempre più attento e consapevole. L’innovazione, la comunicazione efficace e la sostenibilità sono elementi chiave per riconquistare l’attenzione dei nuovi consumatori, costruendo un futuro solido e competitivo per il settore vinicolo italiano.

Il cambiamento è in atto e il mondo del vino dovrà adattarsi a queste nuove dinamiche per rimanere rilevante e attrattivo per le generazioni future.

Redazione Vinamundi

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