Cibo Nostrum, una delle celebrazioni gastronomiche più attese in Italia, ha recentemente chiuso i battenti con un eccezionale successo, registrando oltre 20.000 presenze. La manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, si è svolta dall’11 al 13 giugno e ha coinvolto i suggestivi paesaggi di Zafferana Etnea, Giardini Naxos e Taormina. Un evento che ha saputo unire il meglio della cucina italiana, il turismo internazionale e la solidarietà.
Il culmine della manifestazione è stato il Taormina Cooking Fest, un evento che ha trasformato il celebre Corso Umberto I in un palcoscenico culinario lungo 2.100 metri. Qui si sono svolti centinaia di show cooking, durante i quali chef di fama hanno deliziato il pubblico con preparazioni che celebrano il Made in Italy. Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, ha sottolineato l’importanza di questo evento, non solo per la promozione della gastronomia italiana, ma anche per il significativo incremento del 300% nella raccolta fondi destinati alla ricerca sul morbo di Parkinson. “Cibo Nostrum sostiene con determinazione la causa della solidarietà”, ha affermato Pozzulo, evidenziando come la cucina possa essere un veicolo di cambiamento sociale.
Una delle novità più interessanti di quest’edizione è stata la presenza di Marco Sacco, chef con due stelle Michelin del ristorante Piccolo Lago di Mergozzo. Sacco ha presentato il suo progetto “Movimento gente di lago”, che mira a valorizzare le risorse delle acque interne italiane. Durante il suo intervento, ha spiegato l’importanza di sviluppare strategie sostenibili per la pesca e l’acquacoltura, affinché queste risorse possano essere utilizzate in modo responsabile. Il suo contributo alla kermesse è stato rappresentato da un innovativo “Sandwich mare-lago”, composto da sarda, misultin (agone essiccato), pane, maionese di misultin e liquirizia fresca, un piatto che unisce sapori di terra e di mare.
In linea con il tema della sostenibilità, si è tenuto un convegno organizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Il tema centrale è stato “Pesca sostenibile, acquacoltura e cucina consapevole: il pesce azzurro e le specie eccedentarie”. Durante il convegno, è stata messa in evidenza l’importanza di valorizzare le circa 8.000 chilometri di coste italiane e di promuovere le specie di pesce azzurro, spesso sottovalutate nel mercato. La cucina consapevole, in questo contesto, si propone di riscoprire e utilizzare queste risorse in modo più ampio e creativo, favorendo la biodiversità.
La manifestazione ha anche ospitato momenti di networking tra produttori, cuochi e sommelier. Un esempio significativo è stato il “Patto Etneo”, siglato presso la cantina Cusumano, un accordo tra cantine, chef e produttori di pesce azzurro per sviluppare e rappresentare al meglio il patrimonio etneo, sia a livello ambientale che culturale. Questo patto riflette l’impegno della comunità locale nel promuovere la sostenibilità e la qualità dei prodotti del territorio.
Cibo Nostrum si è rivelato non solo una celebrazione della cucina, ma anche un’importante piattaforma per discutere di temi cruciali come la sostenibilità, la valorizzazione delle risorse locali e la promozione della cultura gastronomica italiana. La presenza di chef rinomati, produttori locali e appassionati di cucina ha reso questa manifestazione un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del buon cibo e della solidarietà.
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