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Cesare Cecchi: il futuro del Consorzio Vino Toscana è nelle sue mani

Cesare Cecchi ha ricevuto la conferma per un terzo mandato come presidente del Consorzio Vino Toscana, un ruolo che ricoprirà per il prossimo triennio. La sua nomina è stata decisa dal nuovo Consiglio di Amministrazione (CdA) del Consorzio, che ha anche eletto Davide Ancillotti e Lamberto Frescobaldi come vicepresidenti. Questi cambiamenti rappresentano un passo significativo per un’organizzazione che ha visto una crescita esponenziale e un aumento dell’interesse verso il vino prodotto in Toscana.

Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio è composto da una varietà di membri provenienti da alcune delle più rinomate cantine della regione. Tra questi ci sono:

  1. Ritano Baragli della Cantina coop Colli Fiorentini
  2. Letizia Cesani di Cesani
  3. Duccio Corsini del Principe Corsini
  4. Renzo Cotarella di Antinori
  5. Valentino Galgani della Cantina coop Vivito
  6. Rodolfo Maralli di Banfi
  7. Mario Piccini delle Tenute Piccini
  8. Sandro Sartor di Ruffino
  9. Donata Vieri della Cantina coop I Vini di Maremma
  10. Alessandro Zanette della Cantina coop Melini, parte del Gruppo Italiano Vini

Questa composizione variegata del CdA è un segnale positivo, poiché riflette la diversità e la ricchezza della produzione vinicola toscana.

Riconoscimenti e risultati

Cesare Cecchi ha espresso la sua gratitudine per la fiducia ricevuta, dichiarando: “Sono onorato e emozionato per questa conferma alla presidenza. Ringrazio il CdA per la rinnovata fiducia e per non avermi mai fatto mancare il prezioso supporto dei suoi membri”. Un risultato significativo è stato il riconoscimento ufficiale del Consorzio da parte del MIPAAF, avvenuto il 21 agosto 2023, che ha rappresentato una tappa fondamentale nel processo di valorizzazione del vino toscano.

La trasformazione dell’Ente Tutela Vini di Toscana nel Consorzio Vino Toscana nel 2019 ha portato a un incremento notevole del numero di soci, passando da 70 a ben 404. Questo incremento ha posizionato la denominazione Vino Toscana Igt al primo posto in termini di volumi di imbottigliamento nella regione, con una quota del 36,27%. Il valore della produzione ammonta a circa 495 milioni di euro, di cui il 31% viene assorbito dal mercato italiano, mentre il 69% è destinato all’export.

Futuro e priorità del Consorzio

Guardando al futuro, Cecchi ha delineato alcune delle priorità per il prossimo triennio. Continuare a coinvolgere i produttori è uno degli obiettivi principali, con l’intento di apportare sempre più valore ai loro prodotti. La recente modifica del disciplinare che ha portato a una più chiara definizione della denominazione ‘Toscana’ è un passo cruciale in questa direzione. “Aumentare la remunerazione di un prodotto vuol dire contribuire a creare un sistema sociale e prendersi cura del territorio”, ha sottolineato Cecchi, evidenziando l’importanza di un approccio sostenibile e responsabile.

Uno degli obiettivi prioritari del Consorzio è anche quello di garantire la protezione della denominazione Toscana, vigilando sulla produzione e commercializzazione non solo in Italia, ma anche all’estero. Sono già in corso registrazioni in paesi senza accordi con l’Unione Europea per la protezione delle Denominazioni di Origine e delle Indicazioni Geografiche, con gli Stati Uniti in prima linea. Questa iniziativa è fondamentale per tutelare il prestigio dei vini toscani e combattere le imitazioni.

Infine, Cesare Cecchi ha evidenziato la necessità di affrontare le sfide future del settore, che richiederanno non solo un consolidamento dei mercati, ma anche una visione innovativa del vino. Tra le nuove categorie da considerare ci sono il ‘Vino Spumante’ e il ‘Vino Spumante di Qualità’. Inoltre, il Consorzio prevede l’introduzione di format di confronto e formazione per mantenere i produttori aggiornati su quanto accade nel settore, sia a livello istituzionale che commerciale. Questo impegno verso l’educazione e la condivisione delle conoscenze rappresenta un valore aggiunto per tutta la comunità vitivinicola toscana, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione.

Redazione Vinamundi

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