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Carlo Piccinini riconfermato alla guida del Consorzio Emilia-Romagna

L’assemblea dei soci del Consorzio Emilia-Romagna ha recentemente rinnovato la fiducia a Carlo Piccinini, rappresentante della storica Cantina di Carpi e Sorbara, confermandolo alla presidenza dell’ente per il prossimo triennio. Questa rielezione segna un momento cruciale per il Consorzio, che rappresenta uno dei pilastri della viticoltura emiliana. Accanto a Piccinini, sono stati eletti come vicepresidenti Giorgio Chiarli della Tenuta Santa Croce e Marco Nannetti di Terre Cevico, entrambi figure di spicco nel panorama vitivinicolo regionale.

obiettivi del nuovo mandato

Uno dei principali obiettivi del nuovo mandato di Piccinini è il riconoscimento ufficiale delle tre sottozone storiche del Pignoletto: Colli di Imola, Modena e Reno. Queste sottozone, già menzionate nel precedente disciplinare ma ora escluse dalla Doc Emilia-Romagna, rappresentano una parte fondamentale dell’identità vitivinicola della regione. Il Consorzio intende lavorare per rendere più chiara e riconoscibile la qualità e l’origine dei vini prodotti in questi territori, puntando a valorizzarne l’unicità e le potenzialità. La questione del riconoscimento delle sottozone è cruciale, poiché offrirà ai consumatori una maggiore trasparenza e faciliterà la promozione dei vini specifici di ciascuna area.

valorizzazione del pignoletto

In particolare, il Pignoletto, vino simbolo dell’Emilia-Romagna, sarà al centro di un piano di valorizzazione che mira a mettere in luce le sue peculiarità e la sua versatilità. Questo vino, a base di uve Grechetto Gentile, è molto apprezzato per la sua freschezza e la sua capacità di abbinarsi a una vasta gamma di piatti. La strategia di promozione non si limiterà al mercato domestico, ma si allargherà anche a quello internazionale, cercando di affermare il Pignoletto come una delle eccellenze italiane nel mondo del vino.

sinergia con i produttori

Un altro aspetto fondamentale del mandato di Piccinini è rappresentato dalla sinergia con i produttori dei Colli Bolognesi, area vitivinicola di grande rilevanza nel panorama emiliano. Il Consorzio intende rafforzare la collaborazione con questi produttori, valorizzando le denominazioni Colli Bolognesi Doc e Colli Bolognesi Pignoletto Docg. La creazione di una strategia comune per la promozione del territorio e delle sue eccellenze vitivinicole sarà un elemento chiave per sviluppare una rete di supporto reciproco tra i produttori di entrambe le aree.

Il Consorzio Emilia-Romagna, con oltre 2.000 viticoltori e circa 90 aziende associate, gestisce una produzione di quasi 17 milioni di bottiglie l’anno. Questo numero testimonia la vitalità e l’importanza della viticoltura nella regione. A inizio 2025, il Consorzio ha accolto al suo interno il Consorzio Vini Colli Bolognesi, ampliando le potenzialità di crescita per l’intera filiera. Questa unione non solo rafforza il peso del Consorzio sul mercato, ma offre anche nuove opportunità di sviluppo e visibilità per i vini emiliani.

Carlo Piccinini, in merito ai progetti futuri, ha dichiarato: “Proseguiremo con determinazione nel percorso avviato, puntando su qualità, visibilità e coesione tra le anime del nostro territorio, per dare al Pignoletto il ruolo che merita nel panorama enologico nazionale ed europeo.” Questa dichiarazione evidenzia l’impegno del Consorzio non solo nella valorizzazione del Pignoletto, ma anche nel rafforzamento dell’intero sistema vitivinicolo emiliano, che sta cercando di affermarsi sempre di più a livello nazionale e internazionale.

La valorizzazione delle sottozone e la promozione del Pignoletto non sono semplici obiettivi di marketing, ma rappresentano una strategia integrata per garantire la sostenibilità e la crescita del settore vitivinicolo in Emilia-Romagna. Infatti, la regione è storicamente conosciuta per la sua tradizione vinicola, che affonda le radici in secoli di storia e cultura. La capacità di adattarsi alle nuove sfide del mercato, mantenendo al contempo il legame con le tradizioni, sarà fondamentale per il successo del Consorzio e dei suoi membri.

In un momento in cui la concorrenza nel settore vinicolo è sempre più agguerrita, il Consorzio Emilia-Romagna, sotto la guida di Piccinini, si propone di affrontare queste sfide con determinazione e visione. La sinergia con i produttori locali, il focus sulla qualità e la promozione delle peculiarità territoriali si configurano come elementi chiave per raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati per il futuro. La strada è tracciata, e le aspettative sono alte, sia per il Pignoletto che per l’intero panorama vitivinicolo dell’Emilia-Romagna.

Redazione Vinamundi

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