Il recente riconoscimento della Cantina Laimburg al 40° Premio Douja d’Or rappresenta un traguardo significativo nel panorama del vino italiano. Situata a Vadena, in provincia di Bolzano, la cantina ha conquistato i giudici con due delle sue etichette più rappresentative: il Cabernet Sauvignon Sass Roà Riserva 2009 e il Lagrein Barbagòl Riserva 2008. Entrambi i vini hanno ottenuto punteggi superiori a 85/100, in un concorso che ha visto la partecipazione di 373 cantine e la valutazione di 972 vini da parte di 250 esperti assaggiatori dell’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino).
Il Premio Douja d’Or, che si tiene ad Asti, è considerato uno dei concorsi enologici più prestigiosi a livello nazionale. Solo i vini di altissima qualità riescono a emergere in questo contesto, e con 450 vini premiati, rappresenta una vetrina importante per le cantine italiane.
Il Cabernet Sauvignon Sass Roà Riserva 2009 si distingue per il suo colore porpora scuro con riflessi rosso granata. Il suo nome, che trae ispirazione dalle leggende dolomitiche, significa “pietra rossa” in ladino, evocando la bellezza e la tradizione del territorio. Questo vino offre un bouquet aromatico complesso, con profumi di ribes nero e melissa, arricchiti da un delicato sentore di legno di rovere. Al palato, il Sass Roà si presenta come un vino secco di grande spessore e consistenza, caratterizzato da tannini ricchi e un retrogusto lungo e persistente.
Il Lagrein Barbagòl Riserva 2008, d’altro canto, è un vino dal colore rosso granato vivace. Il suo bouquet cattura l’attenzione con note di ciliegia e legno di rovere. Questo vino inizia con un approccio morbido, ma si evolve in una struttura robusta, mostrando una complessità che lo rende perfetto per accompagnare piatti ricchi e saporiti.
La Cantina Laimburg non è solo un produttore di vini di alta qualità, ma è anche un’importante istituzione nel panorama vitivinicolo altoatesino. Situata ai piedi del Monte di Mezzo, nella Bassa Atesina, la cantina sorge in un’area storicamente significativa, attraversata un tempo dalla Via Claudia Augusta. La scoperta di vinaccioli risalenti a 2.400 anni fa suggerisce che questi terreni possano rappresentare la regione vinicola più antica dell’Alto Adige.
Gestita dal Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg, fondata nel 1975, la cantina svolge un ruolo cruciale nella ricerca e nella sperimentazione vitivinicola. Questa sinergia tra tradizione e innovazione permette alla Cantina Laimburg di rappresentare un modello di eccellenza nel settore, in grado di coniugare la ricerca scientifica con la pratica enologica.
Con 40 ettari di vigneti dislocati in diverse aree dell’Alto Adige, dalla media all’alta collina, la Cantina Laimburg si erge come ambasciatrice della tradizione vitivinicola locale. Ogni vendemmia è un’opportunità per esprimere le caratteristiche uniche del territorio, garantendo che ogni bicchiere racconti una storia di passione e impegno.
I vini della Cantina Laimburg sono suddivisi in due linee stilistiche distintive:
Vini del Podere: Questa linea comprende vini d’annata dal carattere tipicamente varietale, vinificati principalmente in serbatoi d’acciaio e, in parte, anche in grandi botti di rovere. Questi vini si caratterizzano per la freschezza e l’autenticità, permettendo di apprezzare le peculiarità delle varietà coltivate.
Selezione Maniero: Questa linea si concentra su vini di carattere, con una forte personalità, affinati in piccole botti di rovere. Il Sass Roà e il Barbagòl appartengono a questa selezione, rappresentando l’apice della qualità e dell’innovazione della cantina.
La Cantina Laimburg è inoltre impegnata in pratiche sostenibili, con un forte focus sulla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali. L’adozione di metodi di coltivazione integrata e l’utilizzo responsabile delle risorse idriche sono solo alcune delle misure implementate per garantire una viticoltura sostenibile.
Il riconoscimento ricevuto al Premio Douja d’Or è un ulteriore passo avanti per la Cantina Laimburg, che continua a lavorare con passione e dedizione per produrre vini di eccellenza. Questo impegno contribuisce così alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo dell’Alto Adige e all’orgoglio di un intero territorio.
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