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Caffè Kimbo sbarca nel mondo degli specialty coffee e conquista la Polonia

Caffè Kimbo, storica azienda napoletana nota per la sua tradizione nel caffè, ha avviato un ambizioso progetto di espansione, lanciando la sua prima linea di Specialty coffee e puntando sul mercato polacco. Con un fatturato di 208 milioni di euro nel 2024, in crescita del 7,7%, l’azienda si sta preparando a una strategia di recupero dei margini, con l’obiettivo di diversificare la propria offerta e penetrare in mercati poco esplorati.

la visione di mario rubino

Il presidente Mario Rubino, a capo dell’azienda dal 2023 dopo una carriera come medico urologo, ha delineato una strategia anti-crisi in un’intervista al Sole 24 Ore. Nonostante la tradizione consolidata del caffè espresso napoletano, Rubino ha deciso di investire in un settore considerato di nicchia in Italia, dove il mercato degli Specialty coffee si attesta attualmente intorno allo 0,2%. “Lanciare dei progetti su cui gli altri dovranno rincorrerci” è il suo mantra, che riflette una visione proattiva e innovativa.

le sfide del mercato del caffè

La situazione attuale del mercato del caffè è complessa. Rubino avverte: “Se andiamo avanti così, il caffè in tazzina al bar arriverà a 2 euro“, sottolineando come i prezzi siano triplicati negli ultimi tre anni a causa di speculazioni e turbolenze nel settore. L’azienda ha dovuto affrontare anche l’impatto degli aumenti improvvisi dei costi delle materie prime, che hanno influito negativamente sulla posizione finanziaria netta. Per far fronte a queste sfide, Kimbo ha:

  1. Richiesto linee di credito alle banche.
  2. Esplorato nuovi approvvigionamenti con fornitori terzi.

Rubino evidenzia le ripercussioni dirette sui consumatori, affermando che “il mercato è talmente altalenante che non ci consente di dare un prezzo: ogni volta dobbiamo ricominciare da capo e rifare il budget”.

espansione internazionale e impegno sociale

Il focus di Kimbo si è spostato verso l’estero, dove il mercato internazionale rappresenta il 25% delle vendite. “In Polonia partiamo con investimenti significativi e un piano di cinque anni per costruire il brand”, afferma Massimiliano Scala, responsabile marketing. La Polonia si sta rivelando un mercato retail promettente, con un crescente consumo domestico dei prodotti Kimbo. Parallelamente, l’azienda continua a investire negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i due principali mercati insieme alla Francia.

In occasione del debutto della nuova linea di Specialty coffee, Kimbo si posiziona nel segmento di caffè di altissima qualità, caratterizzato da una filiera tracciabile e un’attenzione particolare al pregio sensoriale. Questo approccio è definito come la “terza ondata” del caffè, segnando una transizione verso un’esperienza gourmet. Rubino esprime il suo apprezzamento per il ritorno all’artigianalità, affermando: “È bello vedere le mani che si sporcano”.

Un altro aspetto significativo della filosofia aziendale è l’impegno sociale. Rubino ha avviato il progetto “Un chicco di speranza”, un’iniziativa di formazione per i detenuti del carcere di Secondigliano. Il 3 luglio, sei detenute riceveranno i diplomi per il Corso per Barista Professionista, preparandosi così a entrare nel mondo del lavoro. Per affrontare le difficoltà legate alla collocazione di ex detenuti, l’azienda sta collaborando con avvocati e istituzioni per preparare un vademecum che illustri le agevolazioni fiscali e le opportunità per le aziende che decidono di assumere personale proveniente da realtà carcerarie.

Con una visione chiara e un approccio innovativo, Caffè Kimbo si sta preparando a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, affrontando le sfide del mercato del caffè con determinazione e creatività. La combinazione di qualità, impegno sociale e apertura verso nuovi mercati rappresenta una strategia audace che potrebbe posizionare l’azienda come un leader nel panorama degli Specialty coffee e oltre.

Redazione Vinamundi

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