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Brugnano: l’arte di unire contemporaneità e unicità

Nel 2022, la storica cantina Brugnano di Partinico, situata nella provincia di Palermo, ha intrapreso un nuovo percorso che rappresenta un significativo ritorno alle origini e al contempo un’apertura verso il futuro. Sotto la guida dei giovani fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano, l’azienda ha ripreso la produzione dopo una lunga pausa, presentandosi al pubblico con l’entusiasmo di una start-up e la saggezza di chi porta avanti un’eredità familiare. La prima apparizione di questo nuovo corso ha avuto luogo al Vinitaly 2022, una delle fiere del vino più importanti al mondo, dove i fratelli hanno condiviso con i visitatori la loro visione di un vino che rappresenta la Sicilia in tutta la sua autenticità.

Francesco Brugnano ha espresso il suo sentimento di responsabilità e ambizione: “Essere giovani ti dà il vantaggio di avere tempo per realizzare sogni e vedere realizzati i tuoi progetti, ma riprendere l’azienda di famiglia e il sogno di fare vino dopo una lunga pausa ti fa avvertire un forte senso di responsabilità. Ho due figlie e vorrei lasciare a loro un futuro migliore e, se lo vorranno, la possibilità di portare avanti il sogno di tenere alto il nome della Sicilia del vino.” Questa affermazione racchiude l’essenza della loro missione: non solo produrre vino, ma farlo con passione e rispetto per la tradizione, puntando a una qualità che possa far brillare la Sicilia nel panorama enologico mondiale.

Rinnovamento e innovazione della cantina

La cantina Brugnano è stata completamente rinnovata nel 2022, partendo dall’immagine aziendale fino al packaging delle bottiglie. Questo restyling ha saputo mantenere un legame con il passato, pur proiettando l’azienda verso una modernità che comunica freschezza e innovazione. Il risultato è evidente non solo nella grafica delle etichette, ma anche nell’approccio della cantina, che si impegna a far dialogare tradizione e innovazione in modo armonioso.

L’azienda si estende su circa 90 ettari, di cui 72 vitati, distribuiti su terreni collinari che si trovano a un’altitudine compresa tra i 300 e i 350 metri sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, nel trapanese. Un ulteriore appezzamento, situato a contrada Mirto, raggiunge i 650 metri, contribuendo a una varietà di microclimi e suoli che arricchiscono la complessità dei vini prodotti. Attualmente, la cantina produce circa 200.000 bottiglie all’anno, con l’82% delle vendite destinate al mercato italiano e il restante 18% all’estero, comprese nazioni come Germania, Olanda, Regno Unito, Polonia, Belgio, Romania, Svizzera, Giappone, Brasile e Stati Uniti.

Un portafoglio vini variegato

Il portafoglio vini di Brugnano è ricco e variegato, mantenendo alcune delle referenze storiche e introducendone di nuove. Tra i vini di punta troviamo:

  1. Ammaru – un zibibbo in purezza
  2. Kuè – un blend di insolia (75%) e viognier (25%)
  3. Lunario – rappresenta il grillo in purezza
  4. Her – un perricone che esprime il territorio siciliano in modo autentico

Non mancano poi i vini frizzanti, come il Taurus Bianco e il Victora Rosè, entrambi prodotti con il metodo Martinotti. Uno dei vini più rappresentativi della cantina è l’Honoris Causa, un blend di nero d’Avola e syrah, di cui vengono prodotte solo 3.200 bottiglie, rendendolo un vero e proprio tesoro da scoprire. Tra le novità spicca il Black Hole, un nerello mascalese in purezza, e i due spumanti Metodo Classico Brugnano Brut e Dosaggio Zero, realizzati da uve di catarratto lucido con una piccola percentuale di chardonnay, coltivate nel vigneto di Monte Mirto. Infine, l’Alquimia, un passito da Moscato bianco in purezza, rappresenta un’ulteriore espressione della creatività dei fratelli Brugnano.

Tecniche di vinificazione moderne

La vinificazione dei vini di Brugnano è caratterizzata da tecniche moderne che rispettano le tradizioni locali. Per esempio, il Kuè viene ottenuto attraverso una pigiatura soffice e una criomacerazione, seguita da una fermentazione in acciaio e un affinamento sur-lie per quattro mesi. Questo processo consente di preservare l’integrità delle uve e di esaltare i profumi e i sapori del vino. Il risultato è un vino dal colore giallo paglierino con profumi di frutta esotica e fiori di campo, che si abbina perfettamente a piatti di pesce e risotti.

Il Victora Rosè, invece, è un vino fresco e fruttato, perfetto per accompagnare piatti leggeri come zuppe di pesce o bruschette. La cura nella vinificazione e l’attenzione ai dettagli si riflettono anche nel Naisi, che unisce nero d’Avola e varietà autoctone e alloctone, risultando in un vino complesso e versatile.

In un contesto di forte competizione e innovazione nel settore vitivinicolo, Brugnano si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per la passione e l’impegno dei suoi giovani fondatori, che si dedicano a valorizzare la tradizione vitivinicola siciliana. La loro storia è un esempio di come la modernità possa sposarsi con il rispetto per le radici, creando un prodotto unico e di alta qualità, capace di raccontare la bellezza e la complessità della Sicilia attraverso ogni bottiglia.

Redazione Vinamundi

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