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Belgio lancia il marchio di qualità BelBul per lo spumante: un nuovo standard di eccellenza

Il Belgio, tradizionalmente conosciuto per le sue birre artigianali, sta emergendo come un nuovo protagonista nel panorama vinicolo europeo, in particolare per quanto riguarda lo spumante. I viticoltori belgi hanno recentemente lanciato il marchio di qualità BelBul, un’iniziativa che mira a garantire e promuovere la qualità del vino spumante prodotto nel territorio nazionale. Questo marchio non è solo un’etichetta, ma una garanzia di autenticità, assicurando che ogni bottiglia sia al 100% belga e realizzata secondo il metodo tradizionale di produzione dello spumante.

La creazione del marchio BelBul è il risultato della collaborazione tra l’associazione no-profit Viticoltori Belgio – Fiandre e l’Associazione dei Vignaioli Belgio – Vallonia, che rappresentano la maggior parte dei produttori di vino del paese. Questo sforzo congiunto ha come obiettivo quello di professionale e promuovere un settore vinicolo in continua espansione, con particolare attenzione allo spumante, principalmente prodotto nella provincia dell’Hainaut.

I criteri per ottenere il marchio BelBul

Per poter utilizzare il marchio BelBul, i viticoltori devono soddisfare criteri rigorosi, tra cui:

  1. Produzione interna: L’intero processo di produzione deve avvenire all’interno dei confini belgi.
  2. Uve locali: Utilizzo esclusivo di uve coltivate localmente.
  3. Denominazione di origine: I produttori devono operare con una denominazione di origine riconosciuta.
  4. Metodo tradizionale: Applicazione del metodo tradizionale di fermentazione in bottiglia.
  5. Affiliazione: Essere affiliati a una delle due associazioni fondatrici.

Questa attenzione alla qualità distingue il vino belga nel mercato internazionale. I viticoltori stanno investendo non solo nella produzione, ma anche nella formazione e nella crescita delle competenze per garantire che i loro prodotti possano competere a livello globale.

Un riconoscimento internazionale

Il lancio del marchio BelBul avviene in un momento particolarmente favorevole per il vino belga, che sta guadagnando sempre più riconoscimento internazionale. La rivista francese “La Revue du vin de France” ha dedicato per la prima volta la copertina al vino belga, intitolando l’articolo “Belgio, la nascita di una terra vinicola”. Questo segnale chiaro del crescente interesse per il vino belga è testimoniato da otto pagine dedicate ai vini belgi, con 44 bottiglie in evidenza. Tra queste, La Falize, uno chardonnay della regione di Namur, è stato premiato come il migliore tra gli spumanti nazionali.

La crescita del settore vinicolo belga

Negli ultimi anni, il settore vinicolo belga ha vissuto una crescita significativa, grazie a un clima che, sebbene non tradizionalmente considerato ideale, ha dimostrato di poter produrre vini di alta qualità. La diversificazione delle varietà di uva e l’adozione di pratiche sostenibili hanno migliorato la qualità complessiva dei vini belgi. Le province delle Fiandre e della Vallonia stanno diventando sempre più rinomate per la produzione di vini che sfidano i pregiudizi.

Inoltre, il cambiamento climatico ha portato a condizioni più favorevoli per la viticoltura in alcune aree del Belgio. Molti viticoltori stanno adattando le loro pratiche per affrontare queste sfide, sperimentando con diverse varietà di uva e tecniche di coltivazione.

In conclusione, il Belgio si sta rapidamente trasformando in una terra vinicola da scoprire. Il marchio BelBul rappresenta non solo una garanzia di qualità e autenticità, ma anche un’opportunità per i viticoltori di differenziarsi in un mercato sempre più competitivo. Con l’aumento dell’interesse per i vini sostenibili e autentici, il vino spumante belga potrebbe finalmente ricevere l’attenzione che merita a livello internazionale.

Redazione Vinamundi

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