Il settore vitivinicolo italiano è attualmente in una fase di trasformazione, affrontando sfide e opportunità in un contesto globale in continua evoluzione. Le aziende vinicole stanno investendo risorse significative per potenziare il reparto commerciale, concentrandosi in particolare sull’export. Secondo un report della divisione Wine di Michael Page Italia, analizzato da WineNews, è emerso che la ricerca di Export manager sta diventando sempre più cruciale per aumentare il fatturato attraverso l’internazionalizzazione del brand.
Nel 2024, le aziende vinicole stanno rivedendo le loro strategie commerciali per affrontare un mercato complesso. Le figure professionali più ricercate sono quelle legate all’export e al marketing, mentre le professioni tecniche come agronomi ed enologi sono meno valorizzate. I salari per le posizioni junior nel settore produttivo variano tra i 25.000 e i 40.000 euro lordi annui, mentre gli Export manager possono guadagnare tra i 30.000 e i 90.000 euro, a seconda dell’esperienza e dei risultati ottenuti.
Pierluigi Catello, manager della divisione di ricerca e selezione di profili per le imprese vinicole di Michael Page, sottolinea che la crescente richiesta di Export manager deriva dalla necessità di compensare le flessioni di fatturato dovute a condizioni economiche globali difficili. Tuttavia, Catello avverte che assumere un Export manager non garantisce automaticamente un aumento delle vendite. È fondamentale che le aziende sviluppino strategie commerciali ben strutturate per ottenere risultati.
Un aspetto importante da considerare è che, nonostante il mercato asiatico rappresenti un’opportunità significativa, l’Italia ha sfruttato solo il 7% delle proprie esportazioni in queste aree. La forte presenza dei vini francesi e le barriere culturali sono sfide importanti. Catello suggerisce che, per attrarre talenti dall’estero, le aziende devono offrire condizioni competitive, non solo in termini di stipendio, ma anche in termini di flessibilità lavorativa. Le aziende stanno già cercando professionisti residenti nei mercati target, poiché una buona offerta economica può fare la differenza.
Il settore vitivinicolo sta affrontando un cambiamento significativo nelle preferenze dei consumatori. Le nuove generazioni sono sempre più orientate verso vini leggeri e freschi, evidenziando un crescente interesse per i vini dealcolati e gli spumanti. Questo ha portato le aziende a diversificare le proprie linee di prodotto e a investire in figure chiave per il marketing e la gestione delle vendite, come Area manager, Marketing manager e Brand manager. Le retribuzioni per queste posizioni possono superare i 100.000 euro annui per i Direttori marketing più esperti, con bonus aziendali che possono raggiungere il 20%.
In conclusione, il settore vitivinicolo italiano si trova in un momento cruciale, dove la ricerca di Export manager e la capacità di adattarsi alle nuove tendenze di consumo rappresentano sia sfide che opportunità. Le aziende vinicole devono trovare un equilibrio tra la valorizzazione del proprio prodotto e la necessità di innovare, non solo nel marketing ma anche nella gestione delle risorse umane. Solo così potranno affrontare con successo le sfide del mercato globale e garantire un futuro prospero per il settore.
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