Il vino

Ad ogni personalità un vino: i risultati di uno studio italiano

C’è un nesso tra il nostro carattere, la nostra personalità e le caratteristiche sensoriali dei vini che ci piacciono? La risposta è affermativa, secondo uno studio nato dalla collaborazione tra due università italiane: l’Università di Verona e l’Università di Macerata. I risultati, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Food Quality and Preference, suggeriscono che è possibile capire quali sono i gusti in fatto di vino a partire dalla personalità di ciascuno di noi.

Vino rosso | Pixabay @Quadronet_Webdesign

Vino e personalità

Studiando i gusti e le personalità di 1200 adulti italiani di età compresa tra i 18 e gli 87 anni, gli studiosi sono riusciti a raggruppare le caratteristiche ricercate nei vini in base alla personalità. In particolare, dalla ricerca è emerso che le persone con elevata amicalità, ovvero o soggetti altruisti ed empatici, tendono a preferire vini alcolici, con bouquet complesso e a ridotta acidità. Le persone estroverse, invece, amano vini ad elevata acidità, ma anche ad elevata tannicità; mentre i soggetti emotivamente stabili apprezzano vini alcolici, corposi, con bouquet complesso e ricercano anche la tannicità. Le persone con maggiore volubilità d’umore sembrano invece gradire vini con minor corpo e poco tannici, così come anche apprezzano vini sapidi. Chi ha un’elevata apertura mentale cerca vini tannici e persistenti. Al contrario di chi è meno avventuroso e più abitudinario ama vini sapidi e vini poco tannici. La coscienziosità, ovvero l’essere ordinato, puntuale e affidabile, invece, non sembra essere associata ad alcuna particolare preferenza.
Un dato interessante è anche che queste associazioni tra personalità e vino sono tendenzialmente stabili e non
risentono del genere del consumatore. Solo l’associazione tra amicalità e acidità è risultata differire tra maschi e femmine: sono soprattutto i maschi molto amicali che non apprezzano l’acidità, contrariamente a quelli competitivi, poco rispettosi e poco compassionevoli; per le donne questo comportamento non si evidenzia“, hanno sottolineato i ricercatori.

Foto | Unsplash
@Jim Harris

Al via test con un campione più variegato

È stata avviata una seconda fase del progetto finalizzata ad estendere la verifica di queste associazioni anche a consumatori di Regioni meno rappresentate nella prima fase del test. I partecipanti del primo studio erano, infatti, distribuiti in 16 Regioni italiane, ma in modo sbilanciato, perlopiù nelle aree geografiche delle due Università coinvolte e Regioni limitrofe. Sarà poi avviata una terza fase di studio in cui verrà implementato un algoritmo per dispositivi elettronici utile per fornire suggerimenti mirati ai consumatori. L’obiettivo dei ricercatori è riuscire a definire se, a partire della personalità del consumatore di vino, si possa riuscire a indirizzarlo verso nuovi tipi di vino, differenti da quelli che acquista normalmente, con una buona probabilità che non ne rimanga deluso.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

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