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Approfondimento

Spumante Brut Nature, quali sono le sue caratteristiche

Il mondo degli spumanti è vasto e affascinante, e tra le sue gemme più preziose si trova lo Spumante Brut Nature. Questo straordinario vino, noto per la sua assenza di dosaggio e il profilo di gusto secco, ha conquistato il palato di appassionati ed esperti del settore.

Il significato di “Brut Nature”

Il termine “Brut” è spesso associato a spumanti con un livello di dolcezza relativamente basso, ma quando aggiungiamo “Nature”, entriamo in un territorio ancora più secco. Lo Spumante Brut Nature, anche noto come Dosaggio Zero o Pas Dosé è caratterizzato dalla totale assenza di dosaggio, una pratica in cui si aggiunge una piccola quantità di zucchero alla liqueur d’expédition per regolare la dolcezza. Per meritare questa denominazione, un vino spumante deve contenere meno di 3 grammi di zucchero per litro, creando un profilo di gusto asciutto e incisivo. Senza questo tocco dolce, il Brut Nature offre una esperienza di degustazione intensamente secca. Uno degli elementi che contribuiscono all’elevata qualità dello Spumante Brut Nature è il suo processo di produzione.

Il ruolo cruciale degli zuccheri

Gli zuccheri aggiunti durante il dosaggio svolgono molteplici ruoli nella creazione di uno spumante straordinario. Oltre a donare una nota di dolcezza, essi contribuiscono all’equilibrio complessivo, mitigando eventuali eccessi di acidità e conferendo una piacevole sensazione di corpo allo spumante. La loro capacità di legare gli aromi offre un’esperienza gustativa coerente e persistente.

La produzione

Molte etichette scelgono il “Metodo Classico” o “Metodo Tradizionale”. Dopo la seconda fermentazione, le bottiglie sono disposte in posizione obliqua per agevolare la raccolta dei sedimenti. La sboccatura successiva elimina i residui, ma la distinzione dei Brut Nature risiede nel fatto che non viene aggiunto il tradizionale sciroppo di dosaggio. Questa scelta consente al vino di mantenere la sua autenticità senza l’influenza di zuccheri aggiunti.

Varietà di vitigni utilizzati

Gli spumanti Brut Nature possono essere realizzati con diverse varietà di vitigni, e la scelta dipende spesso dalle preferenze del produttore e dalle caratteristiche del territorio in cui vengono coltivati i vigneti. Tuttavia, ci sono alcune varietà di vitigni che sono particolarmente adatte per la produzione di spumanti Brut Nature grazie alle loro caratteristiche aromatiche, alla freschezza e all’acidità. Ecco alcune delle varietà più comuni:

Chardonnay: Noto per la sua versatilità, lo Chardonnay contribuisce con eleganza e complessità agli spumanti. I vini Chardonnay possono presentare note di mela, pera e agrumi, con una piacevole acidità.

Immagine | unsplash @paolacapelletto – vinamundi.it

Pinot Noir: Aggiunge struttura e carattere agli spumanti Brut Nature. I Pinot Noir spesso contribuiscono con note di frutti rossi come fragola e ciliegia, e apportano una leggera nota tannica.

Pinot Meunier: Questo vitigno aggiunge freschezza e fruttuosità agli spumanti. Le note di frutta fresca, come mela verde e pera, sono comuni nei vini che includono il Pinot Meunier.

Glera: Utilizzata principalmente nella produzione del Prosecco, la Glera è noto per i suoi profumi floreali e fruttati. Gli spumanti Brut Nature a base di Glera sono leggeri e vivaci.

Chenin Blanc: Originario della Valle della Loira in Francia, lo Chenin Blanc è apprezzato per la sua acidità vibrante e le note di frutta bianca. Contribuisce alla complessità degli spumanti.

Riesling: Questo vitigno aromatico può essere utilizzato per spumanti Brut Nature con profili aromatici distinti. Il Riesling offre note di pesca, albicocca e agrumi.

Sauvignon Blanc: Con la sua freschezza e acidità pronunciata, il Sauvignon Blanc è adatto per spumanti più leggeri. Le note di erba tagliata e frutta tropicale sono comuni.

Vitigni autoctoni: A seconda della regione di produzione, molti produttori scelgono di utilizzare vitigni autoctoni che conferiscono un carattere unico agli spumanti Brut Nature.

Caratteristiche

La caratteristica più evidente dello Spumante Brut Nature è, naturalmente, la sua assenza di zucchero aggiunto. Questo si traduce in un vino estremamente secco, il cui profilo di gusto è dominato dall’acidità delle uve utilizzate nella produzione. Senza l’aggiunta di sciroppo, questi spumanti esprimono appieno le qualità olfattive e gustative del vitigno e del vino base. Tuttavia, nonostante la mancanza di dolcezza, gli aromi fruttati e floreali emergono in modo sorprendente, creando un equilibrio sottile ma complesso. La freschezza, la vivacità e la struttura decisa sono tratti distintivi che affascinano gli intenditori di tutto il mondo.

Il perlage, ovvero le bollicine che danzano nella coppa, è una caratteristica essenziale di qualsiasi spumante. Nel caso dello Spumante Brut Nature, ci aspettiamo un perlage fine e persistente che contribuisce a una sensazione di freschezza durante ogni sorso. Questa effervescenza vivace è una firma di qualità e artigianalità.

Versatilità in tavola

Una delle ragioni per cui lo Spumante Brut Nature è così amato è la sua incredibile versatilità in tavola. Perfetto come aperitivo, si presta anche ad accompagnare una vasta gamma di piatti.

Immagine | unsplash @melissawalkerhorn – vinamundi.it

Dai frutti di mare alle carni bianche, la sua acidità e freschezza possono esaltare sapori e profumi in modo straordinario.

Il contenuto calorico degli spumanti

La convinzione che uno spumante senza zucchero abbia meno calorie è fondata, ma non sempre completa. Sebbene il dosaggio influenzi il contenuto calorico, la principale fonte di calorie negli spumanti è rappresentata dall’alcol. Uno sguardo approfondito su come il dosaggio incida sul bilancio calorico può aiutare gli intenditori a fare scelte consapevoli.

Consigli di degustazione

La degustazione di uno Spumante Brut Nature è un’esperienza che richiede attenzione ai dettagli per cogliere appieno la complessità e la raffinatezza di questo vino particolare. Ecco una guida su come degustare uno Spumante Brut Nature:

Scelta del calice: Utilizzare un calice da champagne o da vino bianco con una forma affusolata. Questa forma aiuta a concentrare gli aromi e a guidare le bollicine in modo che possiate apprezzarle pienamente.

Temperatura di servizio: Servire lo Spumante Brut Nature alla temperatura corretta è essenziale. Si consiglia di refrigerarlo tra i 6 e gli 8 gradi Celsius. Una temperatura troppo fredda potrebbe ridurre la percezione degli aromi.

Osservazione visiva: Versate lo Spumante nel calice e osservate il suo aspetto. Un Brut Nature di qualità dovrebbe presentare un colore giallo paglierino o dorato, con un perlage fine e persistente.

Valutazione degli aromi: Avvicinate il naso al calice e inspirate lentamente. Cercate gli aromi fruttati e floreali che caratterizzano questo tipo di spumante. Note di agrumi, mela verde, pera e fiori bianchi sono comuni.

Valutazione gustativa: Fate un piccolo sorso e distribuite il vino sulla lingua per percepire tutti i suoi sapori. Noterete un’iniziale secchezza dovuta all’assenza di zucchero residuo. Valutate la complessità del gusto, cercando sfumature di frutta, fiori e, a volte, sentori minerali.

Valutazione finale: Concludete la degustazione riflettendo sulla vostra esperienza complessiva. Notate come il vino evolve nel bicchiere e se i suoi sapori si intensificano o cambiano. Ricordatevi che la soddisfazione personale è la chiave della degustazione.

Lo Spumante Brut Nature è una celebrazione della purezza e della precisione, espressione sincera e per eccellenza del territorio, delle uve e del lavoro dell’enologo. La sua assenza di zucchero aggiunto offre un viaggio sensoriale unico, in cui ogni sorso rivela strati di complessità e raffinatezza. Se siete amanti degli spumanti secchi, avventuratevi nell’esplorazione del mondo affascinante e senza compromessi dello Spumante Brut Nature. La sua storia, il suo processo di produzione artigianale e il suo profilo di gusto secco lo rendono una scelta ineguagliabile per i veri intenditori.entazione naturale in bottiglia. Questo metodo conferisce al vino una complessità e una finezza aggiuntive.

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Alessia Manoli

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