Il vino

Tokaji, le caratteristiche del vino prodotto in Ungheria

Il mondo del vino è ricco di tradizioni e regioni vinicole uniche, e tra le gemme meno conosciute ma altrettanto straordinarie spicca il Tokaji. Questo vino ungherese è celebrato per la sua storia secolare, il profilo di gusto distintivo e la produzione unica che coinvolge l’influenza benefica della muffa nobile.

Origini storiche: un patrimonio centenario

Il Tokaji, conosciuto anche come Tokay, ha radici profonde nella regione vinicola di Tokaj-Hegyalja. La regione, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2002, contribuisce in modo significativo al carattere unico del Tokaji. Con pendii esposti a sud, sud-est e sud-ovest, i vigneti godono di un’ottima esposizione solare e di un clima regolato da fiumi come il Bodrog e il Tisza. Il suolo vulcanico conferisce al vino mineralità e acidità, arricchendo ulteriormente il suo profilo aromatico.

L’Ungheria, spesso sottovalutata in quanto Paese vinicolo, possiede una tradizione radicata risalente al 1700, con zonazione dei vigneti e classificazione di merito nel 1772. Gli ungheresi producevano vini botritizzati due secoli prima dei Sauterns, e nel XVII secolo questo il vino divenne una delle bevande preferite delle corti europee, inclusa quella degli Asburgo. Ma è stato oggetto di ammirazione da parte di illustri personaggi come Pietro il Grande di Russia e Luigi XIV di Francia. La tradizione unica del Tokaji risiede nella pratica di lasciare che le uve, siano colpite dalla muffa nobile. Questa muffa, la Botrytis cinerea, conosciuta anche come “pourriture noble” in francese, è un fungo che disidrata l’acqua all’interno dell’uva, concentrando gli zuccheri e i sapori. In sostanza, è uno dei metodi di appassimento delle uve.

La leggenda

La leggenda narra l’origine del Tokaji legata a un prete incaricato di produrre vino per la tenuta Loràntfly. Dopo un attacco turco, con la mancanza di manodopera per la vendemmia, l’uva venne raccolta con la muffa nobile. Il vino risultante, lasciato riposare fino a Pasqua, sorprese tutti per la sua straordinaria qualità.

Il processo di vinificazione: magia della muffa nobile

La produzione di Tokaji coinvolge principalmente due vitigni distintivi: il Furmint, che costituisce circa il 70% dell’uva, si distingue per la sua buccia spessa e l’alta acidità, ideale per la creazione di vini dolci e l’Hárslevelű, che rappresentante circa il 30% delle uve, e contribuisce con le sue note aromatiche di fiori e miele, aggiungendo complessità e profondità al blend. La produzione del Tokaji Aszú, la varietà più rinomata, coinvolge un metodo chiamato “aszúzás”. Durante la vendemmia tardiva, i vendemmiatori raccolgono manualmente solo le uve colpite dalla muffa nobile, che sono parzialmente disidratate e ricche di zuccheri concentrati. Il succo ottenuto da queste uve viene poi miscelato con un vino base, spesso di varietà diverse, per raggiungere il livello desiderato di dolcezza e complessità.

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La classificazione del Tokaji avviene in base al suo contenuto di zucchero residuo, espresso in puttonyos. Questi rappresentano le ceste di vimini utilizzate per raccogliere le uve, e più puttonyos indicano un vino più dolce. Da quelli “száraz” (secco) con meno di 4 puttonyos, fino a quelli da 6 puttonyos (corrispondenti a 150 kg di uve), il Tokaji varia notevolmente in dolcezza.

Il Tokaji Aszù viene commercializzato dopo almeno 2 anni in legno e 1 in bottiglia.

Il profilo di gusto: un’eclissi di sapori

Il Tokaji Aszú è rinomato per il suo profilo di gusto complesso e avvolgente. Caratterizzato da un equilibrio distintivo tra dolcezza e acidità vivace, questo vino offre un bouquet aromatico che spazia da note di miele, albicocca secca, agrumi canditi, a una piacevole nota di nocciola. La persistenza del sapore e la ricchezza in bocca sono spesso accompagnate da una freschezza sorprendente, che contribuisce a bilanciare la dolcezza del vino.

Classificazioni e varietà

Il Tokaji Aszú è spesso classificato in base al numero di “puttonyos”, che indica la quantità di uve colpite dalla muffa nobile utilizzate nella produzione. Più alto è il numero di “puttonyos”, più dolce e concentrato sarà il vino.

Oltre al celebre Tokaji Aszú, esistono anche altre varietà di Tokaji, tra cui il Tokaji Szamorodni, un vino più secco che può essere sia bianco che dorato, e il Tokaji Eszencia, considerato uno dei vini più dolci al mondo e prodotto solo nelle migliori annate.

Il Tokaji tra passato e presente

Fino a poco più di 10 anni fa, il termine “Tocai” evocava esclusivamente il nostro vino bianco, prodotto nelle province di Venezia, Treviso e nel Friuli. Tuttavia, dal 2007, una sentenza ha assegnato questo nome a un vino ungherese, il Tokaji, che, pur condividendo la pronuncia, è profondamente diverso dal nostro. Negli anni ’90 infatti, una controversia tra Ungheria e Italia riguardava l’uso del nome “Tocai”, che l’Ungheria aveva protetto come indicazione geografica protetta (IGP) dell’UE solo per i vini prodotti nella regione di Tokaj-Hegyalja. L’accordo del 2007 ha risolto la disputa, rinominando i vini italiani e proteggendo così il prestigioso nome Tokaji.

Oggi, il Tokaji Aszú continua a incarnare l’eccellenza enologica ungherese, accogliendo apprezzamento globale per la sua storia ricca e il suo sapore unico. Oltre a essere un vero e proprio patrimonio culturale, il Tokaji rappresenta l’armoniosa fusione tra tradizione, territorio e maestria vinicola ungherese.

Prezzi e reperibilità

Il costo medio di una bottiglia di vino Tokaji può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui l’annata, la qualità, la marca e il livello di dolcezza del vino. Tuttavia, per darti un’idea generale:

Le ottiglie di Tokaji di base, che potrebbero non essere di annate particolarmente pregiate o di alta qualità, possono iniziare da circa 15-20 euro. Le bottiglie di Tokaji Aszú, che sono spesso di qualità superiore e provengono da annate selezionate, possono avere prezzi più elevati, a partire da circa 30-40 euro e aumentare notevolmente per le annate più antiche e pregiate. Le versioni più rare e concentrate, come il Tokaji Essenzia, possono raggiungere prezzi più elevati, a volte superando i 100 euro o più.

Per quanto riguarda dove acquistare il Tokaji, puoi trovare bottiglie in enoteche specializzate, rivenditori di vino online, supermercati selezionati e direttamente presso le cantine produttrici. Le enoteche specializzate e i negozi di vino di alta qualità spesso offrono una selezione più ampia e possono avere bottiglie più rare o di annate specifiche. Online, siti web specializzati nel commercio di vini possono offrire una vasta gamma di opzioni e fornire informazioni dettagliate sul prodotto.

Il Tokaji è molto più di un semplice vino; è un viaggio attraverso la storia e la tradizione ungherese. Con il suo processo di produzione unico e il profilo di gusto straordinario, il Tokaji continua a conquistare il cuore degli appassionati di vino in tutto il mondo. Se cercate un’esperienza vinicola che vi trasporti in un mondo di sapori avvolgenti e una ricchezza culturale senza tempo, il Tokaji è la scelta perfetta.

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Alessia Manoli

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