Cosa si deve fare quando si ha una bottiglia di vino vecchio, magari avanzata dopo una cena e rimasta in frigo per tanto tempo? Innanzi tutto bisogna chiarire che bere vino vecchio non fa male, non ci sono particolari controindicazioni per la salute.
Il vino vecchio però ha un gusto cattivo, quindi quando lo si beve potrebbe essere sgradevole o far fare una brutta figura in occasione di una cena con ospiti. Non è però da buttare, può essere riutilizzato in diversi modi.
Diversamente da altri prodotti alimentari, il vino non ha una data di scadenza e infatti non è obbligatorio indicarla sull’etichetta. Questo perché molto complicato stabilire una scadenza affidabile e certa, in quanto sono in gioco troppe variabili poco prevedibili a priori, come per esempio in che condizioni viene conservato il vino.
Per capire se il vino è ancora buono è utile osservare il tappo. Se quest’ultimo è leggermente fuori dalla bottiglia o deformato, molto probabilmente il vino è andato a male. Se il tappo emana un odore sgradevole, tipo muffa o ‘giornale bagnato’, è probabile che nel sughero si sia sviluppata una muffa invisibile che viene poi trasmessa al vino e che dà origine al cosiddetto “odore di tappo”.
Inoltre, se avvicinando il bicchiere di vino al naso si sente un odore simile ad aceto, muffa o zolfo, significa che il vino non è più buono, probabilmente a causa di una cattiva conservazione. Se proprio non si è ancora convinti, si può assaggiare il vino, ma se il gusto è acido o sa di frutta marcia meglio cambiare bottiglia.
Un altro metodo efficace consiste nel guardare il colore del vino. Se il vino rosso tende al marrone e quello bianco al marroncino o al giallo dorato ambrato è sintomo che possa trattarsi di vino ossidato. Per gli spumanti, invece, se le bollicine sono rare e discontinue vuole dire che il prodotto è andato a male.
Se il vino è invecchiato, una sfumatura tendente al marrone è normale.
Per evitare di sprecare il vino o di buttarlo, si possono usare diversi metodi. Può essere usato come disinfettante naturale per pulire frutta e verdura perché l’alcol che ha al suo interno è in grado di sciogliere sostanze chimiche e particelle di sporco presenti sulla superficie di frutta e verdura.
Versandone un po’ nel terriccio, può essere usato anche come fertilizzante per le piante perché permette una crescita molto vigorosa e stimolata della pianta.
In cucina il vino vecchio può essere usato in molti modi, per esempio per fare una marinata, insaporire alcuni sughi, realizzare una gelatina di vino, preparare una vinaigrette, ottenere una riduzione di vino o cuocere le pere.
Il vino bianco può essere anche usato come smacchiante per tessuti, immergendo il tappeto o la maglietta macchiati, magari di vino rosso, in in una soluzione composta da vino bianco e bicarbonato di sodio.
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