Il vino

Vino rosso sai perché non va in frigorifero? La risposta che non ti aspetti

Ecco finalmente svelato il motivo per cui non dovresti mai mettere il vino rosso in frigorifero: resterai senza parole!

Nonostante l’estate e le alte temperature si stia avvicinando sempre di più c’è almeno un buon motivo per cui non dovresti mai mettere il vino rosso in frigorifero. Se da un lato questo semplice gesto potrebbe rendere per alcuni più piacevole e dissetante un aperitivo tra amici, dall’altro potrebbe perfino far inorridire i sommelier più esperti.

Sì, perché al contrario dei vini bianchi, di quelli rosati e delle bollicine, il vino rosso in frigorifero rischia di rovinarsi irreparabilmente, perdendo così le sue caratteristiche olfattive e gustative. Ad ogni modo, qual è il motivo di tutto ciò? La risposta potrebbe lasciarti senza parole. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo. In questo modo, non rischierai di fare brutte figure davanti ai tuoi ospiti e non solo.

Perché il vino rosso non va in frigorifero? La spiegazione degli esperti

Come abbiamo anticipato poco fa, mettere il vino rosso in frigorifero è considerato dagli esperti una vera e propria eresia. Di fatto, questo semplice gesto rischia di compromettere per sempre il profumo ed il sapore della bevanda. Da qui è possibile dedurre che la temperatura di servizio può influire significativamente sulla percezione che avremo del vino.

In particolare, una temperatura più alta aiuta ad avvertire una maggiore morbidezza, una più bassa al contrario enfatizza la percezione di durezza. Pertanto, servire il vino alla giusta temperatura permette di esaltarne al meglio le sue caratteristiche.

Perché non mettere il vino rosso in frigorifero (Vinamundi.it)

Lo spumante ad esempio esprime al meglio se stesso quando è freddo, al contrario il vino rosso deve essere gustato a temperatura ambiente, in modo tale da essere avvertito più morbido al palato. Questo perché i rossi contengono una notevole quantità di tannini, delle componenti appunto associate alla sensazione di durezza ed acidità.

Di conseguenza, gustare il vino rosso caldo farà avvertire ancora di più i tannini, risultando così all’assaggio ‘allappante’ e poco gradevole. È bene precisare, però, che ci sono alcune eccezioni. A tal proposito, devi sapere che alcuni vini rossi come il Negroamaro possono essere serviti anche a temperature più basse senza per questo rovinarsi o risultare imbevibili.

A tutto ciò si aggiungono ovviamente i gusti personali che possono far sì che qualcuno, soprattutto in estate quando fuori fa caldo, preferisca bere i vini rossi freddi di frigorifero. Noi lo sconsigliamo, ma ognuno è libero di seguire le proprie preferenze.

 

Veronica Elia

Recent Posts

Alla scoperta degli spumanti Blanc de Noirs: dalla produzione alle caratteristiche uniche

Tradotto letteralmente dal francese, gli spumanti Blanc de Noirs si chiamano “bianchi di neri”, infatti…

2 giorni ago

Franciacorta Satèn, le caratteristiche dello spumante

Il panorama degli spumanti italiani è estremamente ricco e diversificato, grazie all'ingegnosità dei produttori locali…

3 giorni ago

Quando il vino nasce da una miscela: cos’è il blend e quali sono gli esempi più famosi

Il termine Blend è una locuzione inglese che si ritrova in una vasta gamma di…

1 settimana ago

Un Primitivo da servire freddo? Ecco l’Ice Primitivo di Masso Antico

Ci sono segnali inequivocabili che indicano un cambiamento nel modo in cui il mondo guarda…

1 settimana ago

Produrre vino in California non è più sostenibile, ecco perché

L'incertezza regna sovrana tra i giovani produttori di vino della California, molti dei quali si…

1 settimana ago

Vino, la produzione crolla a causa del clima: mai così bassa dal 1961

Nel corso del 2023, una combinazione di eventi meteorologici estremi, inclusa siccità persistente, ondate di…

2 settimane ago