Cucina

Tartare di carne, quali vini abbinare?

L’estate è ormai iniziata e il caldo inizia a farsi sentire. In cucina si cercano, sempre più, piatti freschi, da preparare senza dover soffrire il caldo dei fornelli e delle preparazioni complesse. Un esempio perfetto sono le tartare. Di tonno magari, con accanto un calice di bianco aromatico, che non copra, ma anzi valorizzi, il sapore del pesce. Ma anche di manzo: le sfumature in questo caso possono essere moltissime, ma noi scegliamo ancora l’originale. Come? Il giusto taglio di filetto di manzo (il vitello è meno saporito), condito con pepe, sale, limone e una punta di senape. Se volete e vi piace, capperi e acciughe per dare una spinta in più. O l’uovo, per migliorarne l’amalgama.

Ma che vino abbinare a una tartare di manzo? Meglio un bianco, ma ci sono anche rossi in grado di valorizzarla. Scopriamo insieme i migliori accoppiamenti.

Che vino abbinare a una tartare di manzo?

L’obiettivo del vino da affiancare alla tartare di manzo è duplice. In primis non deve coprirne il sapore, quindi non dovrà essere un vino particolarmente invadente, in seconda battuta deve esaltarne le caratteristiche, soprattutto le note acidule portate dai condimenti. Ecco, allora, come gli abbinamenti migliori sembrano essere quelli con vini bianchi strutturati ed equilibrati. Eccone qualche esempio.

Immagine | Unsplash @Matthieu Joannon – Vinamundi.it
  • Greco di tufo: si tratta di una Docg che può essere prodotta soltanto in otto comuni della provincia di Avellino. Si tratta, per sua natura, di un vino fresco e beverino che può però assumere diverse sfumatura in base agli affinamenti. Al naso è fruttato e floreale, in bocca è persistente e sapido.
  • Fiano di Avellino: non ci allontaniamo troppo dal Greco di tufo, come territorio e come caratteristiche. Parliamo di un bianco fermo, fresco ed equilibrato al palato, che al suo interno può avere fino al 15% di uve Greco.
  • Pinot Grigio dell’Alto Adige: dopo due Docg, una Doc. In questo caso si tratta di un bianco secco, con una naso abbastanza intenso e armonico in bocca. Le sue sfumature variano molto in base alla zona in cui viene prodotto. Può essere minerale, ma anche fruttato.

Rossi e spumanti con la carne cruda

Detto dei bianchi, che sono senza dubbio l’abbinamento migliore, i più curiosi possono anche avventurarsi in un’accoppiata tartare-rosso o tartare-spumante. Nel primo caso il nostro consiglio è di scegliere un vino rosso aromatico e di buona tannicità. Un cannonau, per esempio, ma anche un refosco. Se, invece, cercate le bollicine, la scelta giusta è un prosecco extra-dry, che conserva una nota acidula e un gusto fruttato che ben si sposa con la carne cruda.

Gianluca Pirovano

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