Il vino

Cantine vinicole in Italia, una grandiosa notizia per molti: fa ben sperare

Il settore vinicolo italiano sta prosperando: in crescita nel 2022, scopriamo cosa ci aspetta nel 2023 sarà certamente una sorpresa per gli operatori del settore.

Il vino italiano è un vero e proprio gioiello della nostra enogastronomia, un emblema del nostro Paese ammirato e ricercato in tutto il mondo. Non sorprende, quindi, che il 2022 abbia visto una crescita impressionante del 10% nel fatturato delle principali cantine italiane, con una previsione di ulteriore crescita per il 2023. Questi numeri sono la conferma di quanto sia profonda la tradizione vitivinicola in Italia, una tradizione che affonda le sue radici in millenni di storia e che continua ad evolvere, offrendo al mondo vini di ineguagliabile qualità.

L’indagine di Mediobanca ha rivelato un panorama molto positivo per il settore vinicolo italiano. Si è registrato un aumento del fatturato del 10% nel 2022, suddiviso tra il +16,9% dei vini frizzanti e il +8,2% dei vini fermi. Queste cifre comprendono le 255 principali società italiane, che insieme hanno generato un fatturato di 10,7 miliardi di euro, rappresentando l’89,3% dei ricavi dell’intero settore.

Una stagione fiorente per il vino italiano

Nel 2022, le vendite sono state guidate dal gruppo cooperativo Cantine Riunite-GIV, che ha registrato un fatturato di 698,5 milioni, un aumento del 10%. Seguono il polo vinicolo Argea, con un fatturato di 455,1 milioni (+9,6%) e Iwb con 430 milioni (+5%).

Nel panorama di redditività spicca la toscana Frescobaldi, seguita dalla veneta Santa Margherita e da Terra Moretti. Queste cantine non solo producono vini eccellenti, ma hanno anche dimostrato di essere efficienti dal punto di vista economico, sostenendo così il successo del settore vinicolo italiano.

Un settore che riesce a restare al passo con i tempi e le esigenze di mercato (vinamundi.it)

Un altro aspetto interessante emerso dal 2022 è l’aumento della partecipazione dei fondi di private equity nel capitale delle principali imprese vinicole, che ha registrato un +63,5% rispetto al 2020, attestandosi al 4,6% del totale. Il controllo familiare detiene ancora la maggioranza, con il 65,8%. Questo suggerisce un equilibrio tra le tradizioni storiche e le moderne strategie finanziarie.

L’export e le prospettive future

L’export ha avuto una crescita del 9,5%, con il 37% delle spedizioni dirette verso i Paesi dell’Unione Europea, il 34% verso il Nord America e il 26% verso l’America Latina. Questo riflette la grande reputazione dei vini italiani all’estero e la loro crescente popolarità nei mercati internazionali.

La ripresa del turismo ha contribuito significativamente alle vendite nel settore Horeca, con un aumento del +19,9%. Allo stesso modo, i servizi enoturistici hanno visto un incremento dei ricavi del 67%. Questo dimostra quanto la passione per il vino si stia diffondendo, trasformando le visite alle cantine in un’esperienza culturale ricercata dai turisti.

Nonostante le sfide del settore, gli operatori sono ottimisti per il futuro. Le previsioni per il 2023 indicano una crescita delle vendite complessive del 3,3%. Questo ci fa ben sperare per l’industria del vino italiano e sottolinea la forza e la resilienza di un settore che continua a prosperare nonostante le incertezze. In fondo, il vino italiano è più di un prodotto: è un simbolo di arte, cultura e passione. Come tutte le cose belle, continua a fiorire. Brindiamo a questo successo!

Federica De Febis

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