Il vino

Aglianico, storia, caratteristiche e migliori etichette

Alla categoria Aglianico appartengono numerosi vini del sud, provenienti soprattutto dalla Campania e dalla Basilicata, ma anche dalla Calabria, dalla Puglia, dal Molise e dall’Abruzzo.

I vini sono rossi, di grande struttura e vengono prodotti con i vitigni Aglianico, Aglianico del Vulture Agliancone.

Da questi vitigni si ottiene un vino rosso rubino, fruttato, tannico, di buon corpo e adatto all’invecchiamento, quest’ultima caratteristica ha fatto conquistare all’Aglianico il soprannome di Barolo del Sud.

Le diverse declinazioni dell’Aglianico comprendono i vini appartenenti alle DOCG Taurasi, Aglianico del Taburno (Campania) e Aglianico del Vulture superiore (Basilicata).

Questi vini, e soprattutto le versioni riserva, sono caratterizzati da colore intenso, struttura importanteaffinamenti piuttosto lunghi, quasi sempre con un periodo di almeno 12 mesi in botti di legno.

Questo ultimo fattore esalta le caratteristiche gusto-olfattive imprese dal vitigno, il cui colore è granato, al naso risultano profumi persistenti con note di frutta rossa in confettura e spezie.

L’Aglianico è un vino adatto alle carni alla griglia e agli arrosti, alla cacciagione e ai formaggi di buona stagionatura per le interpretazioni più intense e affinate.

Esistono anche delle versioni spumantizzate, sia in bianco che in rosato, anche prodotte con il metodo classico, le cui caratteristiche ricalcano quelle classiche di queste tipologie di vini.

La storia dell’Aglianico

Le origini dell’Aglianico sono ad oggi controverse. Alcune teorie (oggi superate) attribuiscono all’Aglianico origini greche, sostenendo che il nome derivi da una storpiatura nata durante la dominazione degli Aragonesi nel Sud Italia, i quali pronunciavano la parola Hellenico con cadenza spagnola, trasformandola in Eglienico.

É molto più probabile invece che l’Aglianico affondi le sue radici nel Sud Italia. Il suo nome potrebbe derivare dall’antica polis Ellea, che sorgeva sulla costa tirrenica della Campania.

Altri sostengono invece che il nome Aglianico derivi da gens Allia, un’antica famiglia romana che aveva proprietà viticole in tutta la penisola italiana.

Le migliori etichette dell’Aglianico

Aglianico del Vulture Titolo di Elena Fucci

L’Aglianico del Vulture Titolo di Elana Fucci è caratterizzato da un colore rubino intenso con spiccati riflessi granati.
Al naso il profumo è ampio e complesso, decisamente fruttato ed etereo con sentori speziati. Si avvertono spiccate note di ciliegia e di confettura di frutta, ribes e rosmarino, tabacco e cannella con accenni di vaniglia.
Al palato risulta dal sapore secco, caldo, di ampia struttura e lunga persistenza aromatica, donando al vino una spiccata personalità e destinato a un grande futuro.
Foto | Azienda Agricola Elena Fucci https://www.elenafuccivini.com/

Irpinia Aglianico Serpico di Feudi di San Gregorio.

L’Irpinia Aglianico Serpico di Feudi di San Gregorio è caratterizzato dal colore rosso rubino e da un bouquet complesso di confettura di ciliegia, spezie dolci, liquirizia, caffè e cacao.
Al palato risulta equilibrato con una spiccata mineralità e grande persistenza. È ottimo con arrosti di carni rosse, pollame nobile, selvaggina e formaggi stagionati.

Redimore Irpinia Aglianico DOC di Mastroberardino

L’Irpinia Aglianico Redimore DOC dell’azienda agricola Mastroberardino è contraddistinto da un colore rosso rubino intenso e da un bouquet complesso, intenso e avvolgente.

Si distinguono bene gli aromi di frutti rossi – in particolare fragola e lampone – insieme a note di vaniglia, tabacco, cacao e caffè.

Al palato è caldo, avvolgente, di grande struttura, lunga persistenza e notevole morbidezza. È ottimo quando accompagna salumi e formaggi stagionati, portate elaborate con sughi di carne, funghi e tartufi oppure con carni rosse e cacciagione alla brace.

Foto | Azienda Agricola Mastroberardino https://mastroberardino.com/

Pier Delle Vigne Murgia Rosso I.G.P di Botromagno

Il Pier delle Vigne, dedicato al braccio destro di Federico II di Svevia e a cui si deve l’introduzione delle prime uve a bacca rossa in zona, è prodotto da una selezione di uve Montepulciano e Aglianico.

Ha un colore rosso rubino intenso e al naso si riconosce il sentore di frutti di bosco, vaniglia, pepe nero, tabacco, cannella e cioccolato amaro.

Al palato è ricco di frutta matura e concentrata, morbido, elegante, con un giusto equilibrio da frutto e legno. Si sposa molto bene con brasati, arrosti, formaggi stagionati, ma può essere ottimo anche come vino da meditazione.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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